Intervista negli uffici di Phantasya al direttore generale della Geos Environment
Nuovi spazi urbani per bambini e adolescenti al Parco Verde di Caivano grazie all’impegno dell’associazione “Un’infanzia da vivere”. Un’attività volta a cambiare il volto di un quartiere balzato agli onori della cronaca nazionale proprio per storie di infanzia violata. I giovani e giovanissimi di Parco Verde, che meritano spazi a loro dedicati e in totale sicurezza, sono oltre un migliaio, su una popolazione complessiva nel quartiere di 8mila abitanti, come spiega, a Diregiovani, il responsabile dell’associazione Bruno Mazza.
Un’infanzia da vivere, voglia di fare di più
“L’associazione nasce nel 2008 per dare un’infanzia diversa da quella che abbiamo vissuto noi come generazione di quel quartiere abbandonato. Nasce per dare ai bambini un’alternativa alla strada e per la riqualificazione di alcune infrastrutture sul territorio completamente abbandonate”. “La nostra associazione occupa circa trecento ragazzi” spiega Bruno Mazza, responsabile dell’associazione, ma l’idea è quella di crescere per dare ospitalità a tutti. Per loro attività sportive e di intrattenimento ma anche l’idea di coinvolgerli in attività come gli orti urbani e avviamento al lavoro con il laboratorio di “arte in bianca” dedicato alla panificazione.
Un’infanzia da vivere, quando il volontariato non basta
Anche le attività di volontariato, però, hanno i loro costi e non è semplice garantire quotidianamente l’apertura degli spazi. Sul cammino di “Un’infanzia da vivere” la Geos Environment, azienda impegnata in servizi e ingegneria per l’ambiente. Suo il progetto Felix People. “Dopo aver sostenuto l’associazione N:EA nel quartiere Ponticelli di Napoli, la Casa della Vita di Succivo e l’OrtoBici di Benevento – spiega l’ingegnere Tony Marotta della Geos – quest’anno la nostra azienda ha deciso di promuovere il calendario ‘Felix People, per coltivare un sorriso’ i cui proventi andranno con orgoglio all’Associazione di Caivano”.I volontari di “Un’infanzia da vivere” si battono quotidianamente per sottrarre i minori alle piazze di spaccio ed è proprio tra due di queste che sarà inaugurato nei prossimi giorni un nuovo campetto di calcio grazie all’intervento di Ecopneus, società senza scopo di lucro per il rintracciamento, la raccolta, il trattamento e il recupero dei Pneumatici Fuori Uso.
Adotta una bolletta, l’iniziativa di Un’infanzia da vivere
Strutture nuove per il quartiere che vanno mantenute e salvaguardate. Per questo motivo Bruno Mazza lancia l’idea “adotta una bolletta”. “Non vogliamo soldi – sottolinea – ma cerchiamo chi sia in grado di adottare, non tutto il quartiere certo, ma almeno parte delle attività che andiamo a svolgere quotidianamente”. Esperimento già riuscito a Napoli dove negozianti e imprese hanno preso in cura e “adottato” aiuole e spazi verdi perché si chiede Mazza “non estendere l’esperienza anche al sociale?”.
Fonte Agenzia stampa DIRE